Lui & Lei
Matilde 07-11 - Lo show per lui (agosto 2004)
di Alex46
20.09.2019 |
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"- Vedo che stasera ti sei data già da fare - mi ammicca, facendo cenno al vibratore e al dildo abbandonati sulla scrivania..."
Ma la mattina dopo Michele si alza presto e non succede nulla di quanto fantasticato. Anch’io vado in ufficio e torno alla sera. Un buon bagno mi fa passare ogni stanchezza. Uno spuntino mi fa rivedere le cose per il verso più giusto. E poi? Michele non c’è. Debra è a Tarvisio per qualche giorno dalla mamma.Cosa faccio io quando sono da sola? Non credo di essere molto differente da un maschio, dal momento che ho sempre presente, in qualche angolino del cervello, la voglia di fare sesso.
E se sono da sola ho voglia di masturbarmi. E ci metto fantasia, creatività, mi piace proprio inventare nuovi modi di godere da sola.
Questa sera accendo il computer alla ricerca dei filmetti che abbiamo messo in archivio. La scelta l’abbiamo fatta tutti e tre assieme, con Debra e Michele. Assieme abbiamo selezionato un po’ di tutto, in base alla qualità di erotismo.
Quando sono da sola le mie fantasie sono in pari quantità rivolte al desiderio che ho di Michele e di Debra. Però viene sempre il momento della scelta e allora mi fisso quei dieci-quindici minuti su uno dei due.
Ricordo di quando, prima di conoscere Debra, avevo spesso la fantasia di farlo con una donna. Che bello, il gusto del proibito, che ricordi! Pensavo ad assaggiare il liquidino della figa della mia amante, succhiarle i capezzoli al modo in cui lei desiderava. E poi penso a quante volte ho fatto l’amore con Debra, quanto piacere ci siamo date... beh, questa sera ho voglia di Debra. Così scelgo un film con due donne, uno di quelli in cui c’è tutto: dildo doppi, lingue, orgasmi multipli. Già cliccando sul film e prima di aprire il file con Windows Media Player sento di essere bagnata. Accendo due candele, metto a portata di mano vibratore e dildo e mi tolgo jeans e top. Poi le mutandine, per essere completamente nuda. Dentro di me sento quel fuoco diabolico che questa sera avrò tutto per me, senza poterlo condividere se non con la fantasia. Ma la fantasia è forte, a volte è davvero potente.
Sono lì da sola, seduta a gambe divaricate sulla sedia, davanti al pc. Sul tavolo due candele e nessun’altra luce. Fuori è buio, la finestra è aperta. In questa casa ci sono io e forse nessun altro.
Alzo entrambe le gambe e le appoggio alla scrivania, ai lati del pc. Faccio clic.
Il film inizia con due ragazze su un divano: lo stanno già facendo e si stanno accarezzando i seni. Mentre con le bocche e con le mani si esplorano a vicenda, io comincio a toccarmi i capezzoli. Faccio sempre così quando mi masturbo, prima m’irrigidisco i capezzoli, perché il loro indurimento coincide sempre con la produzione di liquido nella figa. Ma sono anche molto interessata a quello che avviene sullo schermo.
Si sono messe a 69 e per qualche minuto le guardo leccarsi le fighe completamente depilate, talvolta usano anche le dita. Ora sono completamente bagnata, dunque le dita le uso anch’io. Prima uno, poi due, a tempo con quello che fanno le due. Dopo un po’ afferro il vibratore, lo accendo a velocità moderata e lo appoggio sul clitoride, il che mi fa gemere immediatamente.
Le ragazze la smettono con il 69 e si sistemano un dildo a due teste. Io non ho nessuno con cui condividere un aggeggio del genere, però ho il mio dildo favorito, quello rosso. Non faccio fatica a introdurlo, come del resto neppure le due attrici. Mi perdo subito in un mio mondo, immaginando sia Debra a masturbarmi, a penetrarmi, sondarmi, magari per scendere sempre di più.
Mi piace il momento in cui il dildo entra, il modo con cui lo faccio penetrare con precauzione, sento che qualcosa o qualcuno sta entrando nel mio caldo mondo. Di più... Ora voglio di più. Ora vado veloce e a fondo, diritta verso il mio orgasmo. Sullo schermo le due ragazze godono a ripetizione, recitano bene, ma a me interessa ora solo arrivare al mio godimento e magari farlo durare con gesti sapienti il più a lungo possibile.
Dal momento che decido di lasciarmi andare su questo cazzo finto il tempo quasi non esiste più, come pure lo spazio. Non sto pensando al cazzo vero: sto pensando che ci sia Debra qui, a farmi. Gemendo sempre più forte, l’orgasmo arriva: ed è meraviglioso, del tutto appagante.
Dopo qualche minuto di collasso, estraggo il dildo e lo lecco fino a ripulirlo completamente. Sullo schermo le due donne stanno ancora godendo, per il piacere di qualche altro maschio solitario.
E adesso non mi resta che aspettare Michele...
In effetti ora lo desidero. Dovrebbe telefonarmi a momenti, almeno per dirmi quando sarà qui. L’idea che lui mi abbracci e mi tocchi mi fa venire i brividi.
- Ehi, amore... sto arrivando - mi dice al telefono con voce calda.
Sono appena le 23 e subito voglio concludere la mia preparazione per il suo arrivo. Frugo nell’armadio, alla ricerca di qualcosa di facile da mettere e di sexy. Vediamo... Decido per un paio di shorts viola e un top bianco, con l’obbligatorio corollario dei sandali. Luridi pensieri di carezzargli il corpo nudo mi fanno tremare e mi fanno indurire i capezzoli.
- Hai mangiato qualcosa, vero? - gli chiedo sicura della risposta positiva.
Lui mi viene incontro, mi abbraccia, mi bacia con la lingua. Sento che sotto i pantaloni è già in erezione. Mi si appoggia contro, rispondo al suo bacio in pieno abbandono, fino a che lui non si stacca e mi prende entrambe le mani.
- Vedo che stasera ti sei data già da fare - mi ammicca, facendo cenno al vibratore e al dildo abbandonati sulla scrivania. Poi va a prendere il dildo, torna da me e mi porta per mano in camera da letto. Dolcemente mi butta sopra e si stende accanto a me.
- Allora, senti. Dimmi che ti sei già masturbata stasera... quante volte?
- Una, amore... ma pensavo a Debra.
- Bene, adesso vorrei che tu lo rifacessi... assieme a me. Ti assicuro che non te ne pentirai..
Io ho già le mani sugli shorts, pronta ad abbassarmeli.
- Ok - dico.
Lui si cava i pantaloni e i boxer, il cazzo salta fuori già duro. Poi mi si avvicina e baciandomi mi dice: - Adesso tu non fai niente, mi guardi e basta. Mi guardi mentre mi pompo pensando a te. Ed è una cosa che è tutto il giorno che ho voglia di fare.
Mi accomodo sul letto, guardandolo. Si dà delle strofinate piuttosto rudi, ha il corpo teso, non si è neppure tolto la camicia. Più si masturba più io mi bagno la figa, peraltro non asciutta neppure prima. Osservo il suo desiderio, la gioia dei suoi sforzi, il respiro sempre più rapido. I miei capezzoli sono sempre più duri e premono sul top. Poi, quando il viso gli si contorce in una smorfia, capisco che è molto vicino. Dio, come vorrei prenderlo in bocca e farmi venire in gola... Dio come vorrei che me lo sbattesse dentro e mi scopasse con la stessa energia... A fatica mi trattengo dal toccarmi. Beh, almeno posso avvicinarmi, in modo da essere schizzata in faccia. E quando succede, fiotti di sborra vanno a colpirmi il viso e la bocca che tengo apposta aperta. È venuto tanto, lo vedo e lo sento in faccia.
Dopo un po’ lui mi bacia, leccando e trangugiando il suo stesso sperma, quello che non sono riuscita a inghiottire io. Adesso la voglia di esibire il mio orgasmo di fronte a lui è smisurata. Devo farlo, e subito. Mi tolgo il top, mi faccio scivolare giù gli shorts. Mutandine non ne ho addosso. Sto muovendomi lentamente, perché questo è soprattutto uno show per lui. Mi inginocchio a gambe larghe. Spero che questo gli faccia arrivare un’erezione al più presto.
Mi metto un dito in bocca e lo mando su e giù insalivandolo. Con l’altra mano mi pizzico un capezzolo, passo il mio peso da un ginocchio all’altro, nell’attesa. La figa mi sta colando. Continuo ora su tutti e due i capezzoli, ormai durissimi.
- Ti piaccio, amore?
- Sei una figa pazzesca...
- Ora vuoi che goda per te...?
- Oh, sì... fallo.
Decido di accarezzarmi prima tutto il corpo, sento quanto sono morbida sulle braccia, sulle spalle e soprattutto sullo stomaco e sulla pancia. Abbasso la schiena fino ad appoggiarla al letto, la figa bene in vista. Una rana a pancia su. Mi tocco l’inguine, piano, arrivando lentamente al clitoride. Con l’altra mano mi separo le labbra per fargli vedere la carne rosa fradicia. Non ho fretta. Ho deciso che questo dev’essere soprattutto uno spettacolo, più che la ricerca di un orgasmo.
Ora però mi penetro, con un dito. Dentro e fuori, piccoli movimenti. Mi piace farmi con le dita, anche se a volte le vorrei avere più lunghe. Improvvisamente sento un peso sullo stomaco. Con la mano libera afferro il dildo che Michele ha messo lì senza una parola. È il segnale. Ora sia io che lui vogliamo il godimento. Mi spingo dentro l’oggetto, per un attimo penso a quando lo facevo un’ora fa, da sola. Lo tiro fuori, lo lecco, lo rimetto dentro, guardo Michele di sottecchi e vedo che si è preso ancora il cazzo in mano.
Gioco con il dildo, m’immagino le grandi labbra che si muovono, tendendosi e rilasciandosi nel moto di penetrazione e di ritorno... so quanto lo eccita...
- Dai, amore... continua così... - mi mormora lui.
Io comincio a gemere. Che bello che è... sentire questo senso di pieno, d’intrusione. Cerco di allargare di più ancora le gambe, per favorire un’introduzione ancora più spinta, per essere ancora più oscena per lui. Però, per qualche strana ragione, faccio fatica a costruire l’orgasmo. Quello che faccio mi sta facendo godere... ma se continuo così, presto arriverà l’indolenzimento... senza alcun orgasmo. Allora mi viene un’idea. Rialzo la schiena e, sempre con il dildo dentro, vado a mettermi a cavalcioni della sua pancia. Sento sul culo premere il suo cazzo, ormai di nuovo rigido, poi gli cavalco il ventre con dentro il dildo e tenendomi il seno con le mani. Arrovescio la testa all’indietro, so di essere uno schianto sexy in questo momento e la voglia di orgasmo sta crescendo in modo esponenziale... Con il pensiero fisso al suo cazzo che lui si sta masturbando, con quel glande che ogni volta va a premere sul mio culetto... fino a che non mi metto a urlare: - Cazzo, cazzo... Michele... Cazzoooooooooo!!!!!!! Ahhhhhhhh!!!! Mmmmm!!! Ahhhghhhhhrgghhhh!!!!!!!
Crollo su Michele e lui mi stringe, il dildo ancora dentro, il suo stomaco fradicio di umori miei. Fino a che non mi riverso di schiena accanto a lui e non me lo tolgo con un piccolo rumore. Sento ancora qualche onda residua.
- Amore... sei stata fantastica... mi hai rieccitato in pochi minuti... ho visto una cosa davvero erotica... sei bravissima... ti amo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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